Il Maestro Oogway nel film di Kung Fu Panda dà una grande lezione di mindfulness al Panda che si interroga ansiosamente su di se 

“Ti preoccupi troppo di ciò che era e di ciò che sarà:

Ieri è storia,

Domani è mistero

Oggi è un Dono

e per questo si chiama Presente.”

 

In questo breve aforisma ci sono molti dei contenuti fondamentali di un modo di intender la vita costruttivo e positivo, capace di stupore e meraviglia per il presente e non già angosciato da ciò che ancora non c’è o rattristato e appesantito da ciò che è stato.

Ma come mai facciamo così tanta fatica a cercare di vivere meglio?

 

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 Ci sono tante ragioni, alcune legate alla nostra società ed alcune al nostro modo di pensare, alla nostra mente, che è una macchina meravigliosa ma che può anche trarci in inganno.

La mente umana è continuamente attiva, presa da una incessante attività: deve sempre valutare ciò che accade, imparare da ciò che è accaduto e prepararsi a ciò che deve accadere.

Questa capacità mentale di immaginare ciò che non è presente all’esperienza sensibile rappresenta la nostra principale chiave evolutiva essendo la nostra specie, sul piano evolutivo, assai debole. Per sopravvivere e, soprattutto, essere ciò che siamo, essa ha elaborato grazie alla mente una formidabile chiave di adattamento. La nostra specie ha potuto esistere grazie alla potenzialità della mente: adattarsi; risolvere problemi; elaborare il linguaggio, il pensiero astratto, la memoria.

Il problema nasce quando questa potenzialità si perverte in un inganno. Dal passato non impariamo più, non costruiamo esperienza, ma sentiamo solo il rimpianto, la mancanza, la perdita, il dolore, i conflitti… Allo stesso modo il futuro non è più corrispondente alla visione di un progetto, alla capacità di vedere oltre e risolvere i problemi, ma diviene la proiezione di un senso di pericolo costante, di incertezza e di paura che genera lo stato ansioso in cui molti di noi perdono la propria tranquillità.

La mente tende a rimuginare e a diventare giudicante in continuazione su qualsiasi cosa: noi stessi, gli altri, il mondo, il passato, il presente e il futuro.

Queste capacità della mente possono diventare quindi dei nemici della nostra qualità di vita, della capacità di godere del vivere e di essere presenti a noi stessi ed alla realtà che ci circonda.

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La proposta

La proposta della Mindfulness riguarda proprio la possibilità di migliorare la qualità della vita e costruire il proprio benessere psicologico attraverso la pratica del prestare attenzione che ci aiuta a vivere consapevolmente il presente.

La Mindfulness è la pratica del prestare attenzione: sapere dov’è e poter scegliere dove dirigerla.”

“Mindfulness significa prestare attenzione in modo specifico: con intenzionalità, nel momento presente e senza giudizio.”

La consapevolezza ci permette di cogliere i nostri schemi di pensiero negativi prima che questi ci travolgano e risucchino in una spirale discendente o ansiogena.

Ci restituisce quindi la libertà di scegliere dove portare attenzione nella nostra vita.

Ecco segui il link per approfondire e partecipa alle attività.

 

Francesco Milanese, classe 1960, Psicologo, Mediatore familiare, Formatore, specialista in Istituzioni e tecniche di tutela dei diritti umani, Mindfultrainer. Mi sono sempre occupato di educazione, famiglia, benessere della persona, conflitti e comunicazione nelle relazioni umane.

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